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Impianto a carico immediato: domande e risposte

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Impianto a carico immediato: domande e risposte

L’impianto a carico immediato è la soluzione più moderna ed efficace quando ci troviamo di fronte ad un paziente al quale mancano tutti i denti, o solo parzialmente.

È di certo un’espressione che spaventa molto, così come tutti gli interventi chirurgici, ma solo prima di conoscerne tutte le specifiche.

Sicuramente un po’ di paura ci sarà sempre, ma con le giuste informazioni e affidandosi al giusto professionista, il tutto sarà più lieve e semplice, soprattutto perché durante le visite ci accorgiamo che si hanno sempre molti dubbi!

In quest’articolo desideriamo chiarire tali interrogativi ed aiutare i nostri pazienti ad affrontare con più lucidità e consapevolezza questo tipo di intervento.

Ecco i quesiti più richiesti.

Ho poco osso e poche gengive, l’impianto sarà sicuro?

Quando riceviamo telefonate nelle quali ci viene posto questo interrogativo, rispondiamo sempre che è fondamentale sottoporsi ad una prima visita conoscitiva.

I casi in cui è controindicato agire sono rari, c’è sempre la possibilità di aumentare il volume dell’osso attraverso un intervento di innesto prima di posizionare l’impianto.

L’intervento sarà doloroso?

Durante l’intervento non si avverte alcun dolore, poiché è una tecnica poco invasiva e servendosi di anestesia locale.

L’intensità del dolore può variare da paziente a paziente ed è fondamentale che il chirurgo odontoiatra lo prepari a tutte le possibili controindicazioni come il gonfiore o l’ecchimosi.

Inoltre, i fastidi sono davvero pochi nel post intervento.

Quanto tempo ci mette a guarire un impianto a carico immediato?

In taluni casi per la guarigione completa delle mucose si dovrà attendere circa 60/90 giorni prima di poter procedere all’intervento.

In caso si debba ricorrere a rigenerazioni e ricostruzioni ossee notevoli, si parla di un’attesa di tre o cinque mesi circa.

Quanto dura l’intervento?

Questo tipo di intervento, al giorno d’oggi, è diventato semplicissimo e davvero veloce.

Il paziente avrà i suoi denti fissi in sole 6 ore.

L’intervento in sé ha una durata di 2 ore, dopo di che il paziente attenderà che la protesi venga realizzata, provata e perfezionata. Prima di tornare a casa sarà tenuto in osservazione per 1 o 2 ore al massimo e poi il gioco è fatto!

Non so come potrà essere il risultato, potrebbe non piacermi!

Il chirurgo spiegherà in maniera dettagliata come sarà il risultato e mostrerà altri casi simili, inoltre ascolterà il paziente e asseconderà, quando possibile, le sue esigenze.

Si potrà procedere all’intervento solo quando il paziente sarà realmente convinto ed è compito dell’odontoiatra (ma anche del suo staff), cercare di creare un “legame”, un rapporto di fiducia, che permetterà a tutti di arrivare al giorno dell’intervento con estrema tranquillità.

Non ti resta che prenotare una visita conoscitiva per valutare il tuo caso specifico, avere tutte le informazioni necessarie e capire se questo tipo d’intervento fa per te.

Quanti tipi di impianti dentali ci sono?

Gli impianti dentali si possono suddividere in base alle loro diverse caratteristiche:

  • l’impianto dentale a carico immediato (o differito),
  • gli impianti post estrattivi  
  • gli impianti con corone avvitate o cementate
  • gli impianti singoli (questi vanno a sostituire un unico dente)

Come comportarsi dopo un intervento di implantologia dentale?

Dopo un intervento di implantologia dentale al paziente verrà consigliato di non assumere cibi troppo caldi fino al momento in cui i punti non si saranno rimarginati del tutto.

E’ fondamentale curare nei giorni a seguire l’igiene orale, non fumare per evitare che le gengive si irritino ed utilizzare del ghiaccio subito dopo l’intervento per attenuare l’eventuale gonfiore che si sarà creato, limitandone il fastidio.

Come viene eseguito un impianto dentale e impianto a carico immediato?

L’intervento dell’inserimento dell’impianto dentale prevede che si esegua un’anestesia locale, successivamente il medico andrà ad incidere con un bisturi o attraverso una tecnica chiamata flap-less (senza incisione) i tessuti molli (la gengiva) per arrivare all’osso.

Viene effettuato un foro nell’osso e si inserisce la vite che dovrà sostenere il dente.

Quanto dura il gonfiore dopo un impianto dentale?

L’impianto dentale causa piccoli fastidi ed un gonfiore della gengiva che regredisce in 4-5 giorni.

Si può assumere un antidolorifico per velocizzare la guarigione.

Cosa significa impianto Endosseo?

E’ una tipologia di impianto che prevede la replica del dente originale, questo va sostituito integralmente fino alla radice, avviene con l’impianto di un supporto che ne sostituisce la funzione e quindi dove i denti appoggeranno.

Un metodo innovativo anche grazie all’utilizzo di materiali quali il titanio.

Cosa si intende per impianto Osteointegrato?

Il principio di ostoeintegrazione prevede che l’impianto sia a tutti gli effetti una nuova radice artificiale, su di essa vengono posizionati i nuovi denti in ceramica o zirconio, un ponte o una protesi, i denti avranno un aspetto e funzione del tutto naturale.

Cosa evitare dopo impianto a carico immediato?

Dopo un intervento di impianto dentale è opportuno ingerire cibi piuttosto freddi dalla consistenza liquida e morbida nei successivi 7 giorni all’intervento., non fumare ed evitare di fare attività fisica per le successive 24-48 ore.

Cosa e come mangiare dopo un intervento di implantologia?

Nel post-operatorio è importante seguire un’alimentazione equilibrata, scegliendo cibi dalla consistenza morbida e cremosa quali yoghurt, frullati e vellutate.

Evitare cibi acidi e piccanti quali agrumi, aceto, limone, pepe e peperoncino.

Come dormire dopo implantologia?

Dopo l’intervento è opportuno dormire con più cuscini per le prime notti, non risciacquare la bocca nelle prime ore per evitare infezioni, applicare degli impacchi caldo-umidi, anche del ghiaccio.

Come lavare i denti dopo un impianto a carico immediato?

E’ consigliato pulire i denti con uno spazzolino chirurgico con setole morbide, da utilizzare con delicatezza sia sulla ferita che nella zona intorno.

E’ di fondamentale importanza evitare che la ferita si contamini almeno fino a che la ferita si rimargini.



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